Sul davanti è rappresentato il pittogramma di un Nuraghe.
Il nuraghe è una casa-fortezza preistorica (dal 2° millennio a.C. fino all’invasione romana) caratteristica della Sardegna, dove ne esistono oltre 6 mila.
In genere ha forma di tronco di cono ed è costruita con blocchi di pietra sovrapposti a secco, senza cioè malta per unire tra loro le pietre. Per lo più il nuraghe veniva eretto su alture, vicino ai villaggi, e aveva funzione militare e difensiva (non di tomba come si credeva un tempo).
All’interno presenta un’ampia camera circolare dotata di una cupola ad anelli concentrici. Alcuni raggiungevano anche i 22 metri di altezza, come nel caso del nuraghe Santu Antine di Torralba, e
potevano articolarsi in più torri comunicanti. In quest’ultimo caso erano vere e proprie fortezze, a pianta triangolare o pentagonale.
Sul dietro della maglia è rappresentato il pittogramma della Sa Pintadera
Sa Pintadera è uno tra i più importanti simboli della Sardegna nuragica. Anticamente Sa Pintadera veniva usata per marchiare il pane, per benedirlo e per allontanare le energie negative dal cibo. Le sue fattezze hanno sempre rappresentato, sin dall’antichità, un calendario ancestrale legato ai cicli delle stagioni, ai ritmi della natura e quindi all’abbondanza e fertilità.
Sa Pintadera rappresenta quindi l’antico calendario nuragico dove sono segnate le più importanti feste legate alla vita agro-pastorale. Il cerchio invece simboleggia la ciclicità della vita. Questo fa dedurre un profondo legame con le credenze pagane legate alla Dea Madre.
Sa Pintadera è un oggetto sicuramente emblematico che personifica la Sardegna arcaica, tanto da divenire nel tempo un simbolo di rappresentanza tanto quanto la bandiera dei quattro mori. Non per altro questa raffigurazione è usata anche come logo dalla Banca territoriale dell’isola. Un marchio forte, che rappresenta per molti aspetti quella prosperità tipica della Sardegna di una volta.
Questo pittogramma, rappresentato sul dietro maglia, vuole rappresentare una storia: quella dei Giganti.
La Sardegna è l'Isola dei Giganti, viene chiamata così soprattutto per una ragione: Per Giganti di Mont’e Prama, la più importante e sorprendente scoperta archeologica del xx secolo nel Mediterraneo avvenuta per caso nel 1974durante l’aratura dei campi nella zona di Cabras, sulla costacentro-occidentale dell’isola: oltre cinquemila frammenti trovati nei campi hanno portato alla ricomposizione di 16 statue di pugilatori, 6 di arcieri e 6 di guerrieri. Si tratta di un esercito di 28 statue colossali, alcune alte fino a 2 metri e mezzo e che pesano fino a 400 chili!
Gambe,braccia, teste, mani, piedi, torsi, archi e scudi: una distesa di frammenti talmente vasta e insolita da provocare stupore, ansia, meraviglia. Il risultato di quattro anni di progetti, schede, disegni, fotografie, rilievi, studio,osservazioni, pulizia, tentativi di ricomposizione e montaggio è arrivato nel2011: ventiquattro figure tra guerrieri, pugilatori e arcieri erano finalmente in piedi, imponentie meravigliose.
Insieme a loro, quindici modellini di nuraghe e alcuni betili (pietre considerate sacre). Un tesoro esposto a Cabras nel Museo civico “Giovanni Marongiu” e a Cagliari nel Museo archeologico nazionale.
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